Golpe Cile cinquant'anni dopo
Memorie di un ambasciatore, intervista Cile odierno, libro governo Allende
Martedì 11 settembre 1973 un colpo di Stato militare in Cile pose fine al governo Allende, il primo marxista eletto democraticamente. Quella mattina, come ogni mattina, Ennio Vivaldi, stava andando all’ospedale dove studiava medicina. All’epoca era uno dei dirigenti di primo piano dei Giovani socialisti, l’organizzazione giovanile del Partito socialista, una “mitraglietta di idee” lo descrivono i suoi compagni dell’epoca. Durante i mille giorni di governo Allende (1970-73), Vivaldi girava per Santiago con una Land Rover insieme alla sua fidanzata, Michelle Bachelet, anche lei studentessa di medicina, dirigente dei Giovani socialisti e poi due volte presidente del Cile (2006-10 e 2014-18).
Di quella mattina, Vivaldi ricorda che il telefono iniziò a squillare molto presto portando le prime notizie dell’intervento militare, e non può dimenticare, «chiunque l’abbia ascoltato non può dimenticare», il discorso di Salvador Allende dal palazzo della Moneda.
Dopo il golpe, interruppe l’attivismo politico e recise i rapporti col Partito socialista, uno degli avversari interni di Allende, mentre i Giovani socialisti ne erano tra i maggiori sostenitori. L’anno dopo il golpe si laurea in medicina e si dedica alla carriera presso l’Universidad de Chile e alla ricerca, diventando uno dei maggiori esperti mondiali di fisiologia del sonno. Presso quell’università – la più importante del Paese sudamericano – ha ricoperto molti incarichi, fino a diventarne rettore. Oggi ha 73 anni e rappresenta il suo Paese come ambasciatore in Italia. Con Atlante Treccani ha parlato del cinquantesimo anniversario del golpe, di come si costruisce la memoria e delle relazioni tra Italia e Cile.
La mia intervista completa all’Ambasciatore Vivaldi si puo’ leggere qui.
Che succede in Cile oggi, dopo 18 mesi di governo delle generazioni dei movimenti studenteschi, col processo costituente nel pantano e un paese diviso a cinquant’anni dal golpe di Pinochet? Il Manifesto ha dedicato uno speciale all’anniversario che contiene una mia intervista alla politologa Claudia Heiss. Qui il testo completo.
Per l’anniversario, nel Paese e in tutto il mondo, non si contano conferenze e manifestazioni, libri e podcast, per ricordare i fatti e rileggerli oggi. In Italia una delle pubblicazioni più interessanti è “L’altro settembre” di Andrea Mulas. Qui la mia recensione per Altreconomia.
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