Come avete visto, sarà necessario un secondo turno per eleggere il Presidente del Brasile. Al ballottaggio, previsto per il 30 ottobre, si sfideranno Jair Bolsonaro e l’ex presidente, il progressista Lula, il quale ha mancato di poco la vittoria al primo turno, raggiungendo il 48.4%, 6 milioni di voti di vantaggio su Bolsonaro, che ha ottenuto il 43.3%. Nell’ultimo Bollettino Brasiliano, video notizie sulle elezioni brasiliane in due minuti, faccio una sintesi dei risultati del primo turno e dei possibili scenari delle prossime settimane. Spoiler: Lula ha più chance di vincere, ma attenzione a dare già per sconfitto Bolsonaro.
Domenica scorsa sono stato sull’Avenida Paulista, dov’era prevista la festa per la vittoria al primo turno di Lula. La vittoria non è arrivata e la festa era un po' mesta. Ho raccontato la notte dello spoglio e i principali risultati del voto al Congresso in questo articolo apparso sul Manifesto martedì scorso.
Infine, per chi avesse voglia di capire com’é possibile che dopo 700mila morti che fanno del Brasile il secondo paese al mondo per decessi da Covid - che Bolsonaro ha definito “una piccola influenza”, ha imitato le persone con crisi respiratorie e ha detto che con il vaccino c’era il rischio di trasformarsi in alligatori - il presidente uscente abbia ottenuto il 43%, abbiamo preparato uno speciale del podcast Macondo dedicato alle elezioni.
Ecuador allo specchio
A giugno sono stato in Ecuador, proprio durante i giorni del paro, lo sciopero delle comunità e popoli indigeni che ha bloccato il paese per diciotto giorni.
Insieme al fotografo Edu Leon abbiamo realizzato un fotoreportage di quei giorni, é stato pubblicato nell’ultimo numero della rivista Il Reportage e si legge qui.
La questione indigena é il grande irrisolto del paese: ciclicamente gli indigeni ‘vanno a Quito’, si muovono dalle montagne della Sierra, dall’Amazzonia e dalla costa e si riuniscon nella capitale per reclamare i loro diritti. Attualmente é in corso un dialogo tra Governo e indigeni, ma i risultati non sembrano molto incoraggianti.
Per oggi da Plaza Dignidad - Notizie dall’America Latina è tutto, alla prossima!
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